fbpx

L’inaspettata crisi pandemica di Coronavirus porta inequivocabilmente ad una crisi economica. Il tema dei finanziamenti a tassi agevolati alle aziende rappresenta, dunque, uno strumento determinante per reagire ad una simile situazione. A tale proposito, la Camera di Commercio italiana per l’Ungheria, tramite l’intervento del suo Presidente, ha avuto l’onore di presentare il suo secondo Webinar. Questo, dal titolo: “Supporto del Governo alle aziende in funzione dell’emergenza globale COVID-19: erogazione di prestiti a tassi agevolati”, ha avuto luogo in data 28 maggio 2020 in lingua italiana ed ungherese, sulle piattaforme Cisco e Zoom; grazie alla partecipazione di S.E. Ambasciatore Massimo Rustico, che ha introdotto alle tematiche attuali, e alla profonda e specifica conoscenza di UniCredit Bank Zrt. Nel 2020, la recessione risulta più profonda che nel 2008. L’Ungheria subisce l’effetto del crollo dei mercati esterni e delle catene di approvvigionamento, per cui le esportazioni dovrebbero subire un crollo del 20%. In termini di percentuali, rispetto ai livelli di crisi del 2008-2009, l’Ungheria recede del 9,3% e ciò significa che la ripresa economica dipenderà dalla rapidità con cui la domanda estera si risolleverà. Le industrie e le imprese ungheresi sono colpite in modo molto sproporzionato dalla crisi data dal COVID-19 e la ripresa per un ritorno ai livelli di pre-virus potrebbe durare anche 3 trimestri per i settori più colpiti. I settori maggiormente colpiti sono:

  • Costruzioni e Proprietà immobiliari;
  • Produzione metallurgica;
  • Mercato al dettaglio;
  • Settore tessile e Mobilifici;
  • Logistica e Trasporto;
  • Plastica e Legnami.

Risultano, inoltre, fortemente colpiti anche i settori dell’Automotive, della Vendita e del Noleggio di automobili, il settore dello Sport e delle Attività creative. Sul fronte totalmente opposto, invece, troviamo la Produzione di carta, Alimentare, il settore Farmaceutico e Agricolo, i Servizi postali e le Telecomunicazioni. I volumi di esportazione ungheresi verso l’Italia subiranno una riduzione del 25% nel 2020. La Banca Centrale Ungherese (MNB) annuncia un pacchetto destinato a sostenere la liquidità del Paese, che non permetterà al Fiorino (HUF) di deprezzarsi al di sopra dei 360 Ft vs 1 Euro. Per mitigare l’impatto della pandemia sull’economia nazionale, il governo ungherese ha introdotto, tra le altre misure, una moratoria dei pagamenti che va dal 19 marzo 2020 fino al 31 dicembre 2020, con decreto governativo 47/2020. (III. 18).  Si tratta di un periodo vacante per il Pagamento del capitale, degli Interessi e delle Commissioni nell’ambito delle Agevolazioni creditizie, dei Prestiti e del Leasing finanziario forniti in modo analogo a quello dell’attività commerciale. I contratti in scadenza durante lo stato di emergenza sono prorogati fino al 31 dicembre 2020. La moratoria modifica anche gli obblighi secondari accessori e non accessori (ad es. sicurezza, garanzia). Il termine di pagamento si applica ai prestiti già utilizzati nell’ambito di contratti esistenti alla mezzanotte del 18 marzo. I debitori continuano ad avere il diritto (ma non l’obbligo) di effettuare i pagamenti alle condizioni originali. Le parti possono convenire contrattualmente di non applicarle o di non applicare al loro contratto. La MNB permetterà rifinanziamenti per un importo totale di 1.500 miliardi di HUF. I beneficiari “target” saranno le PMI, senza limitazioni sul n° dei dipendenti e con un fatturato annuo fino a un massimo di 50 mln di Euro o un bilancio di massimo 43, in cui la partecipazione diretta o indiretta dello Stato non supera il 25%. Lo scopo del prestito servirà a coprire i nuovi investimenti e il capitale circolante.

×