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Il 27 febbraio la CCIU ha partecipato alla conferenza di apertura dell’anno finanziario 2019 organizzata dalla Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese presso il New York Palace Hotel di Budapest, per poter essere sempre aggiornata e per poter fornire ai Soci notizie dettagliate sull’attualità.
La conferenza si è aperta con gli interventi di Mihály Varga, Ministro dell’Economia e delle Finanze ungherese e György Matolcsy, Presidente della Banca Nazionale Ungherese MNB (Magyar Nemzeti Bank), i quali hanno esposto la loro differente visione in riferimento alla politica economica.
È intervenuto, in seguito, il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese, László Parragh, il quale ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra la Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese e il governo.

Foto di MTI. Da sinistra: Mihály Varga, Ministro dell’Economia e delle Finanze ungherese, Viktor Mihály Orbán, Primo Ministro dell’Ungheria, László Parragh, Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Ungherese, György Matolcsy, Presidente della Banca Nazionale Ungherese MNB (Magyar Nemzeti Bank). 

Sulla base di questi interventi il Presidente del Consiglio Viktor Orbán ha aperto il suo discorso proponendo la creazione di un “modello ungherese” secondo due politiche:
– ricreare una politica della società con una nuova costituzione per riequilibrare i rapporti fra diritti e doveri della collettività e degli individui e riabilitando i valori democratici e cristiani;

– implementare una forte politica economica inclusiva, in regola con i conti, basata sugli aiuti statali, sul cambiamento della dimensione industriale, sul lavoro al fine di raggiungere un’occupazione piena.

Tra gli obiettivi enunciati dal Premier da raggiungere entro il 2030 vi sono l’entrata dell’Ungheria nella top 5 delle nazioni in cui è meglio vivere e degli stati europei più competitivi, l’arresto del calo della popolazione, la ricostruzione del bacino dei Carpazi, l’indipendenza energetica e la ricostruzione dell’Europa Centrale; in questa ottica, egli suggerisce alle aziende di uscire dalla comfort zone e di far fronte comune.
In conclusione, in riferimento alla questione dei migranti egli ha sottolineato come le migrazioni ridisegneranno l’assetto del mondo attuale e tutto quello che accadrà dal 2050 in poi sarà una conseguenza delle decisioni che si stanno prendendo giorno per giorno.
La CCIU è molto lieta di aver potuto partecipare a questa conferenza così importante e ritiene che sia stata un’occasione unica di crescita professionale secondo il motto: “Insieme per crescere!”

Per maggiori informazioni:
marketing@cciu.com

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