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La collaborazione iniziata recentemente con HIPA continua con la partecipazione da parte della CCIU al Business Breakfast in cui è stato affrontato il delicato tema del lavoro straordinario.

Presenti per conto della CCIU il Presidente Francesco Maria Mari e il Tesoriere Renato Fava, che hanno raccolto numerosi dati e hanno seguito con grande interesse gli interventi suddivisi in tre aree tematiche principali: ultimi emendamenti al codice del lavoro, costo del lavoro e cambi fiscali, incentivi per le aziende.

Da sinistra il Tesoriere CCIU Renato Fava e il Presidente CCIU Francesco Maria Mari

In primis, in riferimento agli emendamenti al codice del lavoro sono stati affrontati i temi del lavoro straordinario e del working time frame. A tal proposito è stata spiegata la modifica apportata a questo istituto, già presente nel codice del lavoro e che viene di solito utilizzato dalle imprese caratterizzate da alta stagionalità.  È stato illustrato lo spirito della variazione delle ore massime di straordinario possibili che sono passate, a seconda che il contratto di lavoro sia collettivo o meno, rispettivamente da 300 ore a 400 ore e da 250 ore a 400 ore. Nella sostanza si concorda con i lavoratori un “intervallo temporale” (da 1 a 36 mesi adesso, in passato da 1 a 4 mesi per le aziende non sottoposte a contratto nazionale collettivo) entro il quale la schedulazione giornaliera delle ore di lavoro può eccedere le 8 ore su base 40 ore settimanale, fino ad un massimo di 12 ore al giorno, per un massimo di 48 ore settimanali. Alla fine, dell’ “intervallo temporale” le ore che eccedono le ore effettivamente lavorate al netto dei riposi saranno corrisposte come straordinari nel limite massimo consentito. La grossa differenza rispetto al passato sta nella possibilità di estendere l’ “intervallo temporale” da 4 mesi (o 6 mesi se si era in presenza di un contratto collettivo nazionale) a 36 mesi.

In secundis, particolare attenzione è stata accordata al costo del lavoro orario in Ungheria, che risulta ancora essere competitivo. Uno dei problemi principali è la mancanza di persone attive nelle aziende private. Per continuare ad essere competitivi e per espandere la forza lavoro disponibile sono state messe in atto politiche di agevolazione per favorire l’entrata nel mondo del lavoro di pensionati, mamme con più di 3 figli, persone alla prima occupazione, disabili. Oltre ad agevolazioni direttamente legate al salario sono state inseriti nella deducibilità della base fiscale anche alcuni costi che le aziende sostengono per i lavoratori (dormitori, ostelli, etc.).

In tertiis, sono stati illustrati una serie di incentivi a cui le aziende possono accedere per sviluppare il proprio business in Ungheria, che devono avere anche lo scopo di incentivare l’impiego. Le aree di intervento principali sono le seguenti: incentivi per investimenti industriali, incentivi per il training della forza lavoro, incentivi per attività di R&D.

Questo incontro si è rivelato essere molto utile e costruttivo; la CCIU è molto lieta di aver avuto questa interessante opportunità di aggiornamento ed è certa che ci saranno molte altre occasioni di crescita e lavoro insieme ad HIPA secondo lo spirito CCIU: “Insieme per crescere!”

 

Per maggiori informazioni:

marketing@cciu.com

 

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